«Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! In conclusione, la guarigione del lebbroso sembra essere segno della rinnovazione imminente dell’alleanza, nella quale tutto l’Israele di Dio verrà reintegrato, anche gli esclusi a causa di impurità di qualsiasi genere. Per la Bibbia la lebbra è il caso di massima squalificazione sociale e personale, è l’insorgenza del caos nella vita di un uomo. Qui, il lebbroso non merita di essere guarito: non è che abbia fatto chissà quali azioni, non ha offerto i tre agnelli ecc. Commento a cura di Paolo Curtaz. Un lebbroso, contravvenendo alle disposizioni della legge, si avvicina a Gesù e … La sua fede va oltre la sua guarigione fisica. (Ascolta il servizio con la voce del Papa) Una vera sfida. La lebbra, malattia della povertà che isolava dal mondo, era considerata come una punizione divina e il malato, roso dai sensi di … E la malattia non è una punizione divina altrimenti l’uomo non avrebbe chiesto di essere guarito. Non deve mancare nessuno all’appello: né i dispersi di Israele, né i malati o gli infermi, né coloro che sono impuri. – Il contatto è il vero linguaggio comunicativo, lo stesso linguaggio affettivo che ha trasmesso al lebbroso la guarigione. Infetti, infettavano; se ne temeva il contagio ed erano perciò tagliati fuori dal consorzio civile e sociale. VI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (14/02/2021) “Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: Se vuoi, puoi purificarmi”. Affatto. Gesù vuole la sua guarigione, desidera la sua salvezza, non manda gli accidenti, né ci punisce per i nostri peccati come alcuni, ostinatamente, anche cattolici, continuano a pensare, sbagliando. Era un escluso, impuro! La localizzazione del miracolo non è precisata da nessuno dei tre evangelisti: Matteo lo pone al termine del Discorso della Montagna, Marco non fa alcun riferimento, mentre per Luca l’incontro con il lebbroso avviene probabilmente a Cafarnao. Rifacendosi alla guarigione del lebbroso, la Liturgia traduce in preghiera per l’assemblea quanto è narrato dal vangelo. La guarigione di un lebbroso era dunque molto più di un gesto prodigioso, era la prova che nel mondo era giunto il messia. Più potente ancora la determinazione di Gesù: "E subito la lebbra scomparve". In conclusione, la guarigione del lebbroso sembra essere segno della rinnovazione imminente dell’alleanza, nella quale tutto l’Israele di Dio verrà reintegrato, anche gli esclusi a causa di impurità di qualsiasi genere. Marco sembra usare parole specifiche per distinguere il tema della guarigione… In quel “se vuoi" c’è la preghiera che “attira l’attenzione di Dio” e c’è la soluzione. Il racconto del lebbroso sanato è il terzo miracolo di Gesù compiutamente raccontato da Marco. Si arrabbia verso l’opera del male, verso la discriminazione che ha fatto di un ammalato un maledetto e un escluso. VI DOMENICA DEL T.O. Ma quel lebbroso aveva molto coraggio. Non è andato bene il miracolo di guarigione del lebbroso. 42 E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato» (Mc 1,1,40-42). Si arrabbia e agisce: lo tocca. Riconoscendo in Gesù la divinità ha anche capito il perché della sua malattia. 5 Schegge di Vangelo N° E' l’unica volta che Gesù per compiere una guarigione, letteralmente “stende la mano” Eliseo si era rifiutato di vedere il lebbroso; Gesù, per dimostrare la falsità di una legge ritenuta di Dio, "lo toccò", Tutti e tre i Vangeli sinottici raccontano il miracolo della guarigione di un lebbroso da parte di Gesù (Mt.8,1-4; Mc.1,40-45; Lc.5,12-15). La guarigione non è opera dei meriti del lebbroso, ma è opera del dono di vita che Gesù gli offre. La purificazione del lebbroso 9 (Mt. Rivela al lebbroso e a noi: Dio vuole che siamo guariti, purificati. meglio farisaica del " merito" a quella cristiana del "dono". L'incontro di Gesù con il lebbroso, che invoca da lui la guarigione, rivela l'elemento del tutto nuovo del suo comportamento rispetto a quello rabbinico. Quel che viene chiesto, dunque, è la guarigione del corpo ma anche la sua restaurazione come soggetto umano a pieno titolo. Gesù, parafrasando Isaia, dirà ai messi del Battista che la guarigione dei lebbrosi è un segno eloquente della presenza del Messia nella storia (cfr Mt 11,5; Lc 7,22). Da lontano rivolgono a Gesù una supplica: propriamente non chiedono la guarigione. La prima parte del vangelo di oggi (vv. AUTORITÀ ), precisamente Mc 1, 23-25. Gesù lo lascia avvicinare e fa qualcosa di impensabile per un ebreo: lo tocca con la mano. Il lebbroso riconosce Dio in Gesù. La lebbra, considerata una maledizione di Dio, relegava i lebbrosi in recinti. La prima lettura sembra darci una interpretazione della stessa situazione che stiamo vivendo oggi, intrisa di solitudine e distanziamento dalla comunità. Il Papa pone l’accento sulla “storia semplice” del lebbroso che chiede a Gesù la guarigione. Non resta contagiato, ma contagia il lebbroso con la sua energia divina, con la sua anima di luce e di pace. La guarigione del lebbroso Pubblicato il novembre 21, 2018 novembre 25, 2018 da Autore Aggiunto La raggiante macchia arancione del sole si allargò tra i monti, … Questa domenica siamo chiamati a riscoprire la cura di Dio nei confronti del lebbroso e in lui nei confronti di ciascuno di noi… Il commento alle letture di domenica 14 febbraio 2021 a cura dei Missionari della Via. Un lebbroso è già un morto per la legislazione ebraica; è uno che… Doveva essere allontanato dalla convivenza umana. La prima lettura del Lezionario (Lv 13,1-2.45-46), pur essendo un testo eclogadico (=composto con versetti scelti), presenta chiaramente l’identità del lebbroso nel mondo biblico. Gesù viene intimamente colpito dal lebbroso, fino a farsi - letteralmente - stringere nelle viscere. La tua compassione si traduce nel tendere la tua mano e nel realizzare un contatto rischioso per la tua incolumità. Argomento per una tesi di dottorato sarebbe mettere a confronto le righe odierne di Mc 1, 40-43, con altri versetti che abbiamo già ascoltato domenica 31 gennaio 2021 (cf. Pubblicato 14 Febbraio 2021 | Da tirisan La PRIMA LETTURA ci invita a riflettere che nel cammino di conversione sono presenti due protagonisti: il malato e colui che ha il potere di guarire. reintegrare gli esclusi. La pagina del Vangelo che la Liturgia oggi ci propone, presenta la guarigione di un uomo malato di lebbra, una patologia che azzera gli incontri, che impedisce gli abbracci e che nell’Antico Testamento veniva considerata una grave impurità, tanto da essere associata all'immagine del peccato (la lebbra del peccato) e comportava la separazione del lebbroso dalla comunità: vivevano da soli. Potremmo intitolare l’estratto evangelico che la Liturgia ci pone dinanzi come: “La guarigione del lebbroso”. Una fede forte, convinta, quella del lebbroso che chiede la guarigione. Lo status sociale del lebbroso era assai pesante. Il Vangelo di oggi inizia con queste parole e introduce la comunità dei credenti a riflettere sul tema della purificazione. 40-42) riferisce il fatto. Sulla scena all’inizio è solo Gesù: poi compare il lebbroso (“viene” improvvisamente, Mc 1,40); sullo sfondo, nelle parole di Gesù, sono evocati altri personaggi, i sacerdoti e Mosè (v. 44). SESTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Lv 13,1-2.45-46; Sal 31; 1Cor 10,31-11,1; Mc 1,40-45 Dopo la “giornata tipo” di Gesù, che si era conclusa con la partenza verso nuovi villaggi dove annunziare ancora l’Evangelo, il primo incontro che Gesù fa, nel racconto di Marco, è con questo lebbroso. Questo ci narra Mc 1,40-45. “Abiterà fuori dall’accampamento” (Lv 13,46). “E’ una sfida – afferma Francesco – ma anche è un atto di fiducia. Impuro!”. Non deve mancare nessuno all’appello: né i dispersi di Israele, né i malati o gli infermi, né coloro che sono impuri. Gesù e il lebbroso sono due persone una di fronte […] Un lebbroso arriva vicino a Gesù. b) Commento del testo: Marco 1,40: La situazione di abbandono e di esclusione di un lebbroso. Paolo Curtaz (Omelia del 17-01-2013) Commento su Mc 1,40-45 Il Signore ha compassione del lebbroso, sente la sua sofferenza, condivide il suo dolore. Chi si avvicinava a lui rimaneva anche impuro. Ora, se questa è la condizione del lebbroso secondo la Bibbia, è importante vedere come si comporta Gesù davanti a un lebbroso. Commento al Vangelo di domenica 14 febbraio a cura di don Pierluigi Nicolardi*: “Purificati da Gesù per essere membra vive della comunità” Il miracolo della guarigione del lebbroso, che ascoltiamo nel Vangelo di questa VI domenica del Tempo Ordinario, possiamo leggerlo in una sorta di continuità con la guarigione della suocera di Pietro. Questo spiega il perché si fermano a distanza. In questa VI domenica del tempo ordinario, anno B, il Vangelo ci presenta la guarigione di un lebbroso, e la prima lettura ci spiega che significava essere lebbroso a quel tempo.Il lebbroso è l’escluso, è la minaccia, è colui dal quale la società deve difendersi. O Signore, tu sei pronto a condividere le tribolazioni del lebbroso che si butta in ginocchio e invoca la guarigione delle sue membra e con essa la possibilità di essere finalmente reintegrato nella comunità civile e religiosa. Gesù guarisce un lebbroso. VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO In questa domenica concludiamo la lettura del primo capitolo del Vangelo secondo Marco, lo concludiamo con la guarigione del lebbroso, una guarigione fisica, ma non solo. Non ha più bisogno della malattia per trovare Dio. 8,1-4) "Stese la mano dicendo: lo voglio" Pag. La guarigione del lebbroso è uno dei miracoli compiuti da Gesù in Galilea, raccontato dai Vangeli sinottici (Vangelo secondo Matteo 8, 1-4, Vangelo secondo Marco 1, 40-45, Vangelo secondo Luca 5, 12-16
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